Azioni di integrazione scolastica per minori stranieri che frequentano le scuole dell’obbligo, attività di mediazione linguistico-culturale, di alfabetizzazione per adulti.
Il progetto intende aumentare la capacità di accoglienza e di scambio inter-culturale dei territori. Come scelta metodologica, si è stimolata e supportata la volontà di accoglienza/integrazione delle scuole e dei Comuni, attivando sinergie “dal basso”, per produrre risposte efficaci attraverso:
1) figure di facilitatrici per l’integrazione che durante l’anno scolastico lavorano all’interno delle scuole primarie e secondarie di 1° grado del distretto con bambini e di preadolescenti immigrati. Con le scuole si costruiscono percorsi mirati alla prima accoglienza, all’integrazione scolastica e al potenziamento della lingua italiana. L’attività è strutturata su moduli differenti a seconda dei diversi target di riferimento (nuovi arrivi, livello di competenze in lingua italiana, livello di integrazione in classe, ecc..).
2) attività di mediazione linguistico-culturale finalizzata a facilitare l’accesso e l’utilizzo di alcuni servizi presenti sul territorio da parte delle famiglie straniere. In concreto, alcune figure di mediazione linguistico-culturale per etnie diverse vengono impiegate in maniera flessibile sul territorio, in funzione delle comunità prevalenti e delle richieste specifiche dei singoli Comuni. L’attivazione della mediazione avviene in collaborazione con i servizi comunali e con le scuole, assicurando in primo luogo la possibilità di comprensione da parte delle famiglie straniere, con la presenza a colloqui o attraverso la traduzione di testi e comunicazioni.
3) sportelli informativi finalizzati a facilitare l’accesso e un rapporto più diretto con i servizi comunali da parte dei cittadini stranieri. Gli sportelli sono connotati come:
– luoghi che offrono sostegno e supporto ai servizi comunali (ad esempio, alla Polizia Municipale nei casi di visite a domicilio per il ricongiungimento familiare);
– luoghi che fungono da guida e indirizzo rispetto alle risorse già esistenti sul territorio (servizi comunali, associazioni, enti preposti alla ricerca di un lavoro o alla tutela della salute, ecc.), attraverso la corretta diffusione di informazioni.
Un mediatore garantisce settimanalmente la presenza nei tre Comuni, in orari che tengono conto delle esigenze degli utenti potenziali e in relazione agli orari di apertura al pubblico degli altri servizi comunali.