Nel Giugno 2007 l’Associazione Pro.di.Gio ha ricevuto l’incarico, da parte del Consorzio dei Servizi Sociali di Correggio, di coordinare un “Gruppo di Lavoro sul disagio“; con il mandato di promuovere una riflessione rispetto al tema del disagio di preadolescenti e giovani sui nostri territori attraverso un’analisi delle realtà e l’individuazione di bisogni per arrivare alla formulazione di una proposta operativa di “lavoro di rete“.
Nel periodo compreso tra i mesi di Settembre-Dicembre 2007 il Gruppo di Lavoro sul disagio giovanile, composto dalle rappresentanze dei funzionari comunali, degli assistenti sociali, degli operatori giovanili, del servizio di Neuropsichiatria Infantile, del Sert, dello psicologo scolastico, si è riunito 4 volte. Da questo lavoro di gruppo sono emerse diverse considerazioni:
- l’esigenza di un riconoscimento e di un mandato chiaro e preciso che venga dall’alto
- la consapevolezza che il disagio è un problema che riguarda tutti i servizi
- l’esigenza di una formazione intensa iniziale aperta a operatori dei servizi per conoscersi, trovare un linguaggio ed un metodo di lavoro comune, migliorare i percorsi e stilare procedure con modalità e tempi.
- Attivare, a seguito della suddetta formazione, dei coordinamenti di équipe multiprofessionali su due livelli e con mandati differenti:
– distrettuale con cadenza periodica su temi generali
– comunale una volta al mese sui casi concreti se presenti e per pensare a proposte/progetti da proporre per prevenire situazioni di disagio
Settembre 2008-Maggio 2009 – PRIMA PARTE PERCORSO FORMAZIONE
Il percorso formativo si è rivolto agli operatori del sistema dei servizi socio-sanitari operanti nel distretto di Correggio nei seguenti servizi: Centri Giovanili, Educativa di Strada e Unità di Strada, SerT, Neuropsichiatria Infantile, Scuole Secondarie di Primo e Secondo grado, Psicologhe Scolastiche, Servizio Sociale Unificato, Polizia Municipale, Funzionari e Amministratori delle Amministrazioni Comunali.
Il percorso ha avuto come obiettivi il confronto e lo scambio tra le esperienze dei servizi coinvolti; la costruzione di linguaggi comuni sulle tematiche dell’agio e del disagio; la definizione di pratiche di collaborazione e intervento rispetto alle problematiche individuate; il rendere più agevoli ed efficaci gli invii e gli scambi informativi tra i servizi.
Il percorso si è articolato in due parti in relazione tra loro. Nella prima parte (che è stata costituita da tre incontri ai quali hanno partecipato gli/le amministratori/trici –assessori comunali–, i/le dirigenti tecnici, i/le responsabili dei servizi, alcuni dei/delle professionisti/e che operano nei servizi sociali, specialistici, educativi, nella scuola) sono stati approfonditi i differenti approcci al tema/problema del disagio nei percorsi con gli adolescenti, evidenziando le strategie socio-educative e organizzative più pertinenti.
Nei successivi sette incontri (seconda parte del percorso)si è lavorato alla progettazione e alla co-costruzione di strategie operative che possano sostenere le interazioni tra i diversi interlocutori, impegnati, con le loro specifiche funzioni, nel sostegno e nell’accompagnamento dei giovani e delle loro famiglie. A questo secondo tratto del lavoro formativo e di consulenza hanno partecipato, prevalentemente, i/le responsabili dei servizi e alcuni dei/delle professionisti/e che operano in contatto con i giovani nei diversi ambiti.
A conclusione del percorso si sono rintracciati due ambiti operativi di lavoro:
a) Il confronto e l’approfondimento costruiti nel gruppo possono favorire la continuazione e/o lo sviluppo di iniziative comunali pensate e prodotte in collaborazione/interazione tra alcuni dei servizi, delle istituzioni, delle associazioni. È importante che il contesto Comunale mantenga e alimenti le possibilità di costruire conoscenza in interlocuzione tra i differenti soggetti interessati, affinchè vengano accolte le esigenze informative, a tratti formative e progettuali, espresse dagli operatori, dai professionisti che operano a Scuola, nei Centri Giovani, nei Servizi Sociali, nella Polizia Municipale, nelle Associazioni. Talvolta la costruzione di attività coordinate potrà riguardare due comuni, oppure tre, in relazione al tema/problema che verrà trattato. Le specificità dei differenti Comuni del distretto possono così essere viste, accolte ed elaborate con sollecitudine, favorendo quei movimenti operativi, che, su alcune questioni sociali, educative più definite e circoscritte, possono rivelarsi produttivi.
b) Il gruppo di lavoro distrettuale è particolarmente strategico per conservare una visione di insieme del territorio, delle sue risorse, delle sue problematiche, delle sue priorità. Lo sguardo distrettuale favorisce l’interazione tra il Servizio Sociale Integrato, i Servizi Specialistici dell’A.USL e i Centri Giovani, la Scuola, la Polizia Municipale, in una logica strategica di sistema. Il senso e l’utilità del lavoro distrettuale consistono nell’apprendere, sempre più, a operare progettualmente, con un approccio complesso centrato sulla costruzione di interazioni che fanno riferimento ad un orizzonte educativo, organizzativo, psicosociale sufficientemente accomunante.
Settembre 2010- Giugno 2011 – SECONDA PARTE PERCORSO FORMAZIONE
A conclusione del precedente percorso è emerso l’interesse a dare continuità al lavoro del gruppo interdistrettuale, affinché possa rafforzarsi la possibilità di costruire un confronto esplicito e progettuale tra i differenti interlocutori che operano nel territorio con i preadolescenti e con i giovani.
La seconda parte del percorso di formazione si è sviluppata in due diverse azioni.
La prima azione riguardante un percorso di scambio e confronto di buone prassi fra amministratori: incontri che hanno visto partecipare gli amministratori dei 6 Comuni del distretto di Correggio con finalità di conoscenza, condivisione e confronto fra amministratori che agiscono azioni sul tema preadolescenti e giovani, favorire le connessioni e le reti fra le esperienze esistenti a livello comunale nella fascia 11-30 anni, costruire le premesse per politiche giovanili trasversali (trasversalità tra Comuni, tra assessorati, tra servizi/organizzazioni) e azioni innovative a livello distrettuale.
La seconda azione della durata di quattro seminari formativi prevedeva consulenza e formazione al gruppo di lavoro interprofessionale e interorganizzativo del distretto di Correggio: “Alla ricerca delle ipotesi e delle logiche di lavoro agite nelle attività, nei percorsi con preadolescenti e giovani”. Partecipanti a questo percorso sono stati i/le professionisti/e e gli/le operatori/trici che hanno partecipato al precedente percorso formativo consulenziale svolto tra novembre 2008 e maggio 2009: servizio sociale integrato, servizio tossicodipendenze, neuropsichiatria infantile, associazione Pro.Di.Gio. (psicologa scolastica), istituti comprensivi, polizia municipale, centri giovani, progetto “Giovani in Giro”.
I quattro seminari hanno rafforzato il confronto esplicito e progettuale fra i differenti interlocutori che operano nel territorio con i preadolescenti e con i giovani. Lo sguardo distrettuale ha favorito sia la visione di insieme del territorio riguardo alle risorse e alle problematiche sia la elaborazione condivisa delle ipotesi di lavoro agite dai professionisti, dagli operatori nei differenti contesti educativi e sociali.
In gruppo si è cercato di costruire un approccio alla interazione e alla collaborazione che possa ancorarsi a strategie e percorsi operativi delle organizzazioni, in relazione con i singoli professionisti ma non in balia di logiche personalistiche individuali che rischiano di indebolire lo sguardo progettuale di insieme e la sua tenuta nel tempo.
Ci si è dedicati alla costruzione di una iniziativa distrettuale che potesse aiutare a mettere in luce quelle ipotesi, quelle strategie, quelle scelte organizzative e operative necessarie per radicare una fattiva collaborazione territoriale. In questo senso l’iniziativa è uno strumento utile per evidenziare le modalità che possono sostanziare l’interlocuzione e l’azione progettuale sufficientemente condivise.
Il contesto progettuale individuato per la costruzione dell’ iniziativa è quello dei giovani migranti di seconda generazione: una presenza significativa nel distretto, utile per cogliere i legami con gli adulti, con le famiglie, oltre che con i servizi scolastici, sociali, animativi, educativi.
Situazioni di piena assimilazione, di scambio interculturale convivono con problemi di inserimento, di marginalità, di sofferenza psicosociale. Gli apprendimenti emersi dal lavoro di elaborazione riguardano in particolare: i principali dati di sfondo sia quantitativi, sia sociali; il profilo qualitativo della vita di alcuni giovani migranti (in famiglia, a scuola, nel tempo libero) in relazione con i coetanei, con gli adulti che li accompagnano; il processo di parziale inserimento nella comunità territoriale di appartenenza. Questi contenuti caratterizzano il possibile sviluppo della iniziativa distrettuale costruita nel gruppo di lavoro.
Lunedì 10 Dicembre 2012 si è infine svolto a Correggio un seminario pensato come momento di restituzione finale del percorso.
Il lavoro svolto ha visto il contributo importante della dott.ssa Antonella Morlini che ha accompagnato il progetto come consulente dall’inizio e che ha permesso al gruppo di restare sempre sugli obbiettivi prefissati. A lei va un ringraziamento per la pazienza, la professionalità e le attenzioni dedicate. Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato in questi anni: Assessori e Funzionari comunali, Agenti di Polizia Municipale, Dirigenti scolastici, Assistenti sociali, Operatori giovanili e di strada, Operatori dei servizi dell’Ausl (Neuropsichiatria Infantile e Servizio Tossicodipendenze), Psicologi scolastici.
I partecipanti, con provenienze, responsabilità e ruoli diversi, hanno potuto “raccontarsi”, da come funziona la propria organizzazione alle maggiori criticità che si incontrano, dalla propria idea di disagio alle collaborazioni in atto. L’incontro tra esperienze e appartenenze molteplici ha permesso di confrontarsi su come ognuno affronta la complessità del proprio agire quotidiano con preadolescenti e giovani.
Speriamo di avere innescato un percorso innovativo che possa portare a nuovi contributi significativi per il nostro territorio.
Gallery del seminario del 10/12/12